“Il vero segreto del provolone Auricchio è nella mentalità,
nel costume antico, adattato ai tempi, ma serenamente difeso…”.
Giovanni Ansaldo
La storia del Provolone più buono del mondo inizia con un segreto.
Il “Segreto di don Gennaro”, che fonda la sua azienda nel 1877 a San Giuseppe Vesuviano, vicino a Napoli.
Una ricetta esclusiva e speciale che dona al Provolone un sapore unico e inconfondibile.
Il successo di Auricchio inizia subito!
Il provolone Auricchio si afferma velocemente e, sul finire dell’ottocento, il cognome del suo produttore diventa sinonimo del formaggio stesso, creando uno stretto legame nel consumatore tra marca e tipologia di prodotto.
In quel periodo, per far fronte alla scarsità di latte presente in Campania e alla crescente richiesta di provolone Auricchio, Antonio, uno dei figli impegnati nell’attività paterna, decide di mettersi in viaggio per la Pianura Padana in cerca di latte buono ed abbondante. A Cremona trova una zona fertile e ricca di bovini da latte. Così inizia ad organizzare il lavoro di casari locali, insegnando loro come produrre il provolone, formaggio fino a quel momento quasi sconosciuto nel nord Italia.
La fama del provolone Auricchio si accresce, sia in Italia che all’estero, e con i primi emigranti varca l’oceano ed arriva negli Stati Uniti.
Il provolone Auricchio fu per gli emigranti il simbolo concreto e quotidiano di testimoniare la fedeltà sentimentale alla terra natia.
Negli italian store di little Italy il provolone Auricchio fu coronato dalla fama.
La sede legale ed amministrativa di Auricchio , ormai divenuta società per azioni, viene trasferita a Cremona.
All’epoca la produzione avveniva in oltre 100 piccoli caseifici distribuiti lungo la Pianura Padana. A San Giuseppe Vesuviano il provolone veniva stagionato, affinato e da qui venduto in tutto il mondo.
La produzione viene concentrata nello stabilimento di Pieve San Giacomo, alle porte di cremona, dove è collocato ancora oggi dopo svariati ampliamenti e ammodernamenti.
Qui entrano giornalmente quattrocento tonnellate di latte “caldo”, come amano dire in azienda con orgoglio, per significare che l’approvvigionamento di latte giunge da allevamenti situati al massimo entro un raggio di cento chilometri.
Il 1992 è anno di crisi economica. L’allettante offerta di una multinazionale straniera, porta a mettere in vendita il 50% dell’azienda.
Il Presidente Gennaro Auricchio, nipote dell’omonimo fondatore, con i figli Antonio, Giandomenico e Alberto rileva tutte le azioni messe in vendita e ricompone la proprietà in un unico nucleo famigliare, come era nel lontano 1877. E’ il rilancio dell’azienda: da qui inizia una strategia di crescita per acquisizioni che porterà al gruppo societario che è oggi.
Nel 1994 viene potenziato e rinnovato il reparto di produzione nelle strutture di somma vesuviana e pieve san giacomo
La parola d’ordine è innovazione!
L’inaugurazione di un concentratore di siero all’avanguardia in Europa, porta Auricchio a essere tra le prime industrie alimentari al mondo a gestire una produzione eco-compatibile
L’acquisizione della divisione prodotti ovini Locatelli dalla Nestlè Italia,
permette di portare internamente l’intero ciclo di lavorazione del latte ovino.
Con l’acquisizione dei marchi Ceccardi, Locatelli e Gloria e il lancio del sigillo di qualità superiore “Riserva Esclusiva Auricchio” Auricchio diventa un’azienda casearia con una gamma unica sul mercato.
UNA CORAGGIOSA STRATEGIA DI MARKETING: L’UNICO E ORIGINALE AURICCHIO E’ FIRMATO FINO AL PIU’ PICCOLO SPICCHIO.
“Se non lo vedi, non ci credi” è il claim della campagna televisiva con il simpatico salumiere Arturo alle prese con diversi testimonials del mondo dello spettacolo che si riforniscono di Auricchio.
è il 130° anniversario dalla nascita della “ricetta segreta di Don Gennaro”
Per l’occasione viene pubblicato un volume celebrativo “ Auricchio 1877-2007: 130 anni di storia” in cui vengono raccontate le tappe salienti del successo di un marchio, attraverso le esperienze di vita, sia privata che professionale, di una famiglia indissolubilmente legata alla propria azienda.”
“AURICCHIO. FATTO A MANO. DA SEMPRE.” È IL PAY-OFF CHE ACCOMPAGNA IL LANCIO DELLA NUOVA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE.
Immagini di impatto e una musica coinvolgente raccontano in maniera moderna un prodotto della tradizione, ottenuto in modo artigianale e da interpretare anche come versatile e gustoso ingrediente in cucina.
Caseificio Villa e La Pecorella sono altri due marchi che entrano nel Gruppo per offrire, anche a livello locale, prodotti riconosciuti di altissima qualità.
È stato un anno molto importante per Auricchio : la ricorrenza del 140° Anniversario viene celebrata dall’emissione filatelica della Serie “Le Eccellenze del Sistema Produttivo ed Economico”, ad opera del Ministero dello Sviluppo Economico e di Poste Italiane.
“Un riconoscimento che ci rende orgogliosi di rappresentare una tradizione casearia artigianale dai sapori antichi ed unici. Una testimonianza del fatto che siamo tra le imprese simbolo dell’eccellenza Made in Italy nel mondo, animati da una fortissima passione per il nostro lavoro, vitale per continuare a crescere e guardare al futuro”.
La strategia di crescita per acquisizioni attuata dal Gruppo Auricchio già da parecchi anni ha avuto la sua conferma di efficacia soprattutto in un anno imprevedibile come il 2020. La compattezza del Gruppo e le sinergie produttive hanno contribuito ad affrontare con tenacia e successo questo periodo.
UN’AZIENDA FAMILIARE. UN GRUPPO INTERNAZIONALE. CON L’ULTIMA ACQUISIZIONE NEL 2022 DI 3B LATTE E CON ESSA UNA GAMMA DI FORMAGGI FRESCHI INEGUAGLIABILE E DI ALTISSIMA QUALITÀ a base di latte di capra, bufala e vaccino tra cui spicca il camembert di bufala. AURICCHIO SI PROPONE OGGI A LIVELLO MONDIALE CON PRODOTTI UNICI E INIMITABILI.
Il Provolone rimane il prodotto di punta e quello che rappresenta il nome della famiglia. Sempre lavorato secondo l’antica ricetta viene proposto in nuovi formati: un prodotto della tradizione reso sempre attuale e moderno in nuove proposte di consumo. L’unione di tradizione e innovazione attraverso l’offerta di formaggi di alta qualità resterà sempre il vero “Segreto” da tramandare per le prossime generazioni.